Weekend di fulmini e grandine nel cuore di luglio: doppio vortice da Polonia e Spagna pronto a colpire l’Italia
Nel cuore dell’estate, un’improvvisa virata barica prepara un fine settimana in cui la quiete assolata lascerà il posto a nubifragi lampo e chicchi di grandine. Un doppio nucleo instabile, uno in discesa dall’Europa centrale e l’altro in risalita dalla Penisola Iberica, punterà l’Italia tra venerdì sera e domenica.
Il quadro generale: un’estate disturbata
La Penisola è abituata ad associare il mese di luglio a cieli sgombri di nubi, a lunghe giornate roventi e a un’aria calda che, specie al Centro-Sud, raramente viene turbata da precipitazioni. Quest’anno, però, il calendario non coincide più con la tradizione: un modesto calo della pressione atmosferica, innescato dalla fisiologica ondulazione del flusso atlantico, accenderà i motori della convezione proprio nelle ore pomeridiane, alimentando celle temporalesche via via più organizzate. La stabilità granitica degli anticicloni sembra lasciare più spesso del previsto qualche spiraglio, segno di un pattern climatico sempre meno affidabile.
L’innesco della prossima fase perturbata ruoterà attorno a due figure bariche. A nord, una vasta circolazione ciclonica centrata tra Germania e Polonia spingerà verso sud aria più fresca e instabile; in parallelo, un piccolo ma vivace vortice finora bloccato sulla Spagna punterà il bacino del Mediterraneo occidentale, raggiungendo Sardegna e tirreniche. Il risultato sarà un vero testa-coda meteorologico: dai cieli tersi di inizio settimana si passerà a temporali improvvisi, con fulminazioni frequenti e locali grandinate anche in aree solitamente protette in questo periodo dell’anno.
Venerdì e sabato: la lenta costruzione dell’instabilità
Il primo segnale di cambiamento arriverà nel pomeriggio di venerdì. Sul Triveneto le brezze di valle convoglieranno umidità a ridosso dei rilievi, favorendo celle temporalesche a sviluppo verticale capaci di riversare pioggia intensa e chicchi di grandine di piccola taglia. Altrove il sole continuerà a dominare, con temperature gradevoli e ventilazione moderata che renderà l’afa sopportabile, soprattutto lungo il versante adriatico e sulle zone interne del Centro.
Sabato la scena si ripeterà, ma con un’estensione più marcata verso ovest. I temporali pomeridiani guadagneranno terreno sulle Alpi e, complice il primo impulso del vortice iberico, non si escludono rapidi scrosci anche lungo le coste adriatiche in serata. Si tratterà ancora di fenomeni a carattere localizzato, alternati a lunghe parentesi soleggiate che manterranno intatto il sapore estivo della giornata. Tuttavia, la miscela di aria più fresca in quota e calore accumulato al suolo rappresenterà la premessa ideale per l’affondo decisivo di domenica.
La domenica della “sberla temporalesca”
Fin dalle prime ore di domenica, il piccolo vortice in arrivo dalla Sardegna lambirà la Toscana e il Lazio, trasportando nubi cariche di acqua verso il Tirreno. Sul Nord-Ovest l’aria più fresca legata alla depressione polacco-tedesca innescherà rovesci mattutini, destinati a spostarsi velocemente verso la Pianura Padana. I contrasti termici saranno notevoli: bastano differenze di pochi gradi tra suolo e quota per trasformare un’apparente variabilità in veri e propri nubifragi.
Nel pomeriggio il quadro diventerà ancora più dinamico. Acquazzoni a macchia di leopardo bagneranno Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna e tutte le regioni tirreniche fino alla Campania, con schiarite improvvise alternate a cieli carichi di fulmini. La probabilità di grandinate aumenterà nei settori interni, mentre lungo le coste, dove il mare offre un cuscinetto termico, i fenomeni saranno rapidi ma talvolta violenti. Sarà una “sberla” breve ma capace di rovesciare in poche ore la percezione di un’estate fin troppo tranquilla.
Dopo il passaggio, di nuovo sole e caldo in risalita
Con l’esaurirsi dell’energia in quota, la struttura depressionaria si sposterà verso i Balcani, aprendo la porta a un’ennesima rimonta dell’anticiclone subtropicale. Lunedì l’alta pressione tornerà a distendersi su tutta l’Italia, garantendo cieli sereni, tassi di umidità in progressiva crescita e temperature che riprenderanno la corsa verso valori tipicamente estivi. In poche parole, la parentesi instabile si chiuderà tanto rapidamente quanto era iniziata.
Le proiezioni a medio termine indicano che la cupola calda africana potrebbe stabilizzarsi per buona parte della prossima settimana, riportando condizioni di afa soprattutto nelle grandi città della valle padana e nelle conche interne del Centro. Resta, però, il messaggio che la stagione manda con forza: anche nel mese da sempre più affidabile per le vacanze, la variabilità può presentarsi senza preavviso, richiamandoci a monitorare con attenzione ogni minima oscillazione del barometro.