In un periodo in cui le radici territoriali si uniscono alla capacità di guardare oltre frontiera, la città di Eboli celebra due suoi illustri ambasciatori, premiando il loro impegno nel coniugare tradizione e innovazione. L’omaggio comunale a Carlo Gargiulo e a Angela Caliendo testimonia il valore culturale e commerciale dell’Amaro Don Carlo.
Un’eccellenza che profuma di erbe e tradizione
La fama internazionale conquistata dall’Amaro Don Carlo nasce da una ricetta che resta fedele alle origini pur adattandosi ai gusti contemporanei. Il liquore, dal caratteristico colore bruno intenso, sprigiona al naso note decise di noci, spezie e erbe officinali, mentre al palato si distingue per un equilibrio fra dolcezza misurata e persistenza aromatica. La percentuale del 60 % di mallo di noce, arricchita da un ventaglio di piante accuratamente selezionate, conferisce una struttura inconfondibile che ha saputo sedurre giurie di concorsi nazionali e, soprattutto, internazionali.
L’ultima evoluzione di questo prodotto artigianale ha riguardato una sensibile riduzione dello zucchero, modifica che ha permesso di esaltare le sfumature olfattive e gustative già innate. Al rinnovamento della formula ha fatto eco il restyling dell’etichetta, affidato al grafico Mario Cavallaro e all’illustratrice Valentina Grilli. Tre immagini evocative – la Macchina a Vapore, la Bicicletta e la Mongolfiera – sintetizzano passato, presente e futuro della famiglia. La scelta di racchiudere in un’unica illustrazione l’intera traiettoria generazionale trasmette l’idea di un viaggio che continua, sospinto dalla passione.
Una storia di famiglia e di visione
All’origine di questa eccellenza vi sono Carmelina e Vito Gargiulo, che negli anni Sessanta avviarono l’Enoteca Gargiulo trasformando una piccola bottega in un punto di riferimento per gli amanti del buon bere. Il loro approccio, basato su selezione scrupolosa delle materie prime e costante attenzione alla clientela, costituì il terreno fertile sul quale la generazione successiva avrebbe costruito nuove ambizioni. La dedizione quotidiana con cui la coppia custodiva le antiche ricette testimonia la capacità di coniugare lavoro, famiglia e identità territoriale.
Quel patrimonio è oggi affidato alle cure di Carlo Gargiulo e di sua moglie Angela Caliendo, che grazie a una visione imprenditoriale aperta al mondo hanno esteso l’influenza dell’azienda ben oltre i confini regionali. I loro figli, Antonio e Rosario, rappresentati in etichetta da una mongolfiera, sono idealmente invitati a librarsi seguendo le proprie inclinazioni, affinché la storia familiare prosegua senza imposizioni. Nel dialogo fra generazioni si riflette una cultura d’impresa fondata su rispetto, coraggio e desiderio di migliorarsi costantemente insieme.
Il tributo del Comune di Eboli
Il conferimento dell’attestato di merito da parte dell’amministrazione comunale di Eboli suggella il ruolo di ambasciatori del gusto ricoperto da Carlo e Angela. La cerimonia, tenutasi ieri presso la sede municipale, ha voluto sottolineare come il successo commerciale di un prodotto possa tradursi in beneficio collettivo, generando visibilità, turismo e orgoglio civico. Quando una bottiglia valica le frontiere, il luogo in cui è nata viaggia con lei, portando con sé dialetti, paesaggi e memoria. Tale principio ha guidato le parole di gratitudine espresse dal sindaco durante la consegna.
Il riconoscimento pubblico non rappresenta soltanto un tributo personale, ma costituisce un chiaro invito al tessuto produttivo locale a investire sulla qualità e sull’autenticità. Le numerose medaglie ottenute dall’Amaro Don Carlo nei concorsi internazionali testimoniano che un approccio artigianale rigoroso può dialogare con i mercati globali senza rinunciare a radici profonde. La storia dei Gargiulo ricorda che innovare non significa cancellare il passato, bensì proiettarlo nel futuro con rinnovata dignità. Questa visione, ora condivisa ufficialmente dal Comune, potrà fungere da modello per altre realtà imprenditoriali del territorio.