In un contesto nazionale in cui il comparto delle automobili di seconda mano continua a espandersi a ritmo sostenuto, Arval introduce una soluzione volta a irrobustire la fiducia fra venditori professionali e acquirenti privati, garantendo valutazioni oggettive sullo stato d’uso dei veicoli proposti.
Il mercato dell’usato in ascesa: numeri e tendenze
Il 2024 ha evidenziato un vigoroso aumento dei passaggi di proprietà: secondo ACI, oltre 3,15 milioni di autovetture hanno cambiato titolare, con una crescita dell’8,3% rispetto all’anno precedente. Ciò significa che, per ogni 100 nuove immatricolazioni, ben 198 vetture usate hanno trovato un nuovo proprietario. Il fenomeno dimostra la propensione degli italiani a privilegiare alternative di mobilità più flessibili e vantaggiose dal punto di vista economico, corroborando un segmento già ritenuto cruciale per il tessuto commerciale dell’intero settore automotive nazionale.
La dinamica non riguarda soltanto i volumi, ma anche il valore complessivo degli scambi. Le rilevazioni dell’Osservatorio Findomestic Banca confermano che il fatturato del mercato dell’usato automobilistico ha toccato circa 24 miliardi di euro nel 2024, con un incremento del 10% rispetto al 2023. Tale risultato consolida l’auto di seconda mano come il primo bene durevole per giro d’affari in Italia. In un quadro così effervescente, la richiesta di standard più elevati di trasparenza e di garanzie sullo stato dei veicoli diviene imprescindibile per consolidare la fiducia degli acquirenti.
La risposta di Arval Italia: nasce AutoCert by RINA
Arval Italia, controllata dal gruppo BNP Paribas e specializzata nel noleggio a lungo termine, ha concepito il progetto AutoCert by RINA per rispondere in modo strutturato alla domanda di affidabilità nel segmento dell’usato. La nuova certificazione, elaborata in sinergia con RINA—multinazionale della certificazione presente in oltre settanta Paesi—attesta lo stato effettivo dei veicoli rientrati dai contratti di noleggio Arval. L’iniziativa si distingue per l’adozione di una metodologia terza, che tutela l’imparzialità delle verifiche e innalza gli standard di trasparenza riconosciuti agli operatori professionali.
Il documento verrà rilasciato a titolo gratuito esclusivamente ai rivenditori italiani che collaborano con Arval e che ne faranno esplicita richiesta. Tale scelta consente di promuovere un circuito virtuoso in grado di mettere a disposizione dei clienti finali un attestato oggettivo e facilmente consultabile, elevando la qualità dell’offerta sul piano della sicurezza e dell’attendibilità dei dati. In tal modo, Arval non solo incrementa il valore dei propri veicoli a fine locazione, ma innalza la fiducia complessiva nell’intera filiera della vendita dell’usato.
Il processo di certificazione: controllo e trasparenza
Nel corso del 2024, Arval ha immesso sul mercato italiano circa 75.000 vetture provenienti dai contratti di noleggio a lungo termine. Questi mezzi sono stati sottoposti, fin dal primo giorno di utilizzo, a un accurato programma di manutenzione periodica presso la rete di riparatori convenzionati. Il controllo continuo e documentato crea un patrimonio informativo dettagliato sulla storia di ciascun veicolo, permettendo di tracciare in modo puntuale le condizioni d’uso effettive.
Sulla base di tali dati, gli ispettori RINA redigono la certificazione finale, che fotografa lo stato reale dell’auto al momento della vendita o del rinnovo del noleggio. Il documento fornisce parametri chiari—chilometraggio, integrità strutturale, manutenzioni eseguite—garantendo un riferimento obiettivo a tutela di venditori e acquirenti. Questa prassi contribuisce a ridurre le asimmetrie informative, rendendo il processo decisionale d’acquisto più consapevole e sereno.
Vantaggi per rivenditori e clienti finali
Il Direttore Remarketing di Arval Italia, Emmanuel Lufray, sottolinea come la collaborazione con RINA permetta di rafforzare la propria proposta di valore: offrire ai professionisti del settore e ai loro clienti un certificato emesso da un ente terzo indipendente. Tale documento accresce la percezione di affidabilità dei veicoli, incrementa l’autorevolezza dei concessionari partner e favorisce rapporti commerciali fondati su criteri di massima trasparenza.
Dal canto suo, Andrea Allosio, Certification Market Development Executive Director di RINA, evidenzia che AutoCert nasce con l’intento di diffondere pratiche di controllo rigorose in un mercato caratterizzato da aspettative in costante evoluzione. L’iniziativa dimostra come l’integrazione fra competenze tecniche e visione innovativa possa generare fiducia, valore aggiunto e benefici concreti per l’intera filiera, dal rivenditore fino al consumatore finale.