È ancora buio quando tutto finisce in un lampo di fari sbagliati: un’auto percorre l’autostrada A22 del Brennero nel senso opposto, sbucando dalla barriera di Bolzano Sud. Qualche secondo e lo schianto frontale è realtà: il conducente muore sul colpo, una famiglia di cinque persone resta intrappolata fra lamiere contorte. Sono le 5.15 di domenica 15 giugno 2025, pochi chilometri a nord del capoluogo altoatesino, chilometro 80 di un asse viario che collega l’Europa da Modena al Brennero. Le sirene squarciano il silenzio del mattino, gli elicotteri Pelikan tagliano l’aria, il traffico si paralizza per ore.
Ci chiediamo tutti come sia potuto accadere. Le prime ricostruzioni parlano di un’auto che, imboccata la carreggiata sud, ha invece puntato verso nord, infilando contromano la corsia opposta. L’impatto con la Ford Galaxy su cui viaggiava una famiglia diretta a Innsbruck è violentissimo: i genitori, 42 e 39 anni, restano feriti; i tre figli — 8, 11 e 14 anni — vengono portati d’urgenza oltreconfine, alla clinica universitaria tirolese. Il tempo sembra fermarsi sul viadotto che sovrasta l’Isarco, ma le lancette corrono per i soccorritori e per chi, in coda, segue con ansia gli aggiornamenti via radio.
L’incidente all’alba: che cosa è successo
La dinamica, raccontano Polizia Stradale e Vigili del Fuoco, prende forma in pochi istanti. Il trentottenne alla guida della Peugeot 208 entra dal casello “Bolzano Sud”, percorre lo svincolo come se l’autostrada fosse una provinciale. Poi il salto nel buio: corsia sbagliata, senso di marcia invertito, velocità stimate oltre i 110 km/h.
Chi stava arrivando da nord non ha avuto scampo. Il conducente della monovolume familiare tenta una manovra disperata, ma l’urto frontale spinge entrambi i veicoli contro il guard‑rail. La scena che si presenta ai soccorritori è di quelle che non si dimenticano: lamiere accartocciate, sedili piegati, air‑bag scoppiati, giocattoli sparsi sull’asfalto.
Le persone coinvolte: chi sono le vittime e i feriti
L’uomo che viaggiava contromano perde la vita prima ancora che il medico d’emergenza possa raggiungerlo: si tratta, riferiscono fonti investigative, di un cittadino altoatesino residente a Laives. I suoi documenti confermano che aveva conseguito la patente da meno di due anni; gli inquirenti attendono gli esiti di sangue e tossicologici per capire se abbia assunto alcol o farmaci.
Sull’altra vettura viaggiava una coppia di turisti tedeschi, diretti in Tirolo per un fine settimana in montagna insieme ai figli. Il padre e la madre vengono estratti vivi dopo quasi quaranta minuti di lavoro con le cesoie idrauliche e trasportati agli ospedali di Bressanone e Trento; i bambini, in elicottero, raggiungono Innsbruck in codice rosso. Le loro condizioni sono gravi ma stabili, spiegano i sanitari.
Soccorsi tempestivi: come si è attivata la macchina dell’emergenza
Alle 5.18 la Centrale 112 di Bolzano attiva il protocollo “Maxi‑emergenza”. Due elicotteri Pelikan, sei ambulanze della Croce Bianca, 24 vigili del fuoco permanenti e tre pattuglie della Polizia Stradale convergono sul punto d’impatto. L’autostrada viene immediatamente chiusa in direzione sud, mentre i mezzi pesanti vengono dirottati sulla statale 12 del Brennero.
Gli operatori parlano di “scene difficili da gestire”: i piccoli incastrati fra i sedili, i genitori coscienti ma shockati, il corpo senza vita del contromano, l’odore pungente di benzina. Eppure ogni fase si svolge in 32 minuti: stabilizzazione dei feriti, caricamento sui mezzi, ripartenza verso i nosocomi. Un coordinamento che, in altre circostanze, avrebbe potuto salvare anche la vittima deceduta, dicono a mezza voce alcuni sanitari.
Traffico in tilt: dove e per quanto tempo
Dieci chilometri di code, fino all’altezza di Egna. L’Autobrennero comunica via X (ex Twitter) l’uscita obbligatoria a Bolzano Nord e il rientro a Ora: cartelli a messaggio variabile, notifiche push sulle app di navigazione, mezzi pesanti parcheggiati in corsia di emergenza. Voi, che magari eravate in viaggio, avete ricevuto quell’avviso? Qualcuno ha deciso di fermarsi nell’area di servizio Laimburg e aspettare; altri, forse impazienti, hanno provato la statale, trovandola a sua volta congestionata.
La riapertura avviene poco dopo le 9.45, riferisce Autostrada del Brennero Spa, ma il traffico resterà rallentato per gran parte della mattinata: il tratto urbano di Bolzano è un collo di bottiglia noto a chi attraversa l’Alto Adige. Qui il flusso medio di veicoli supera i 35 mila passaggi al giorno, con punte record nei weekend estivi.
Le indagini: perché quell’auto viaggiava nel senso sbagliato
Gli agenti della Polizia Stradale di Vipiteno hanno acquisito i filmati delle telecamere ai caselli: si vede l’auto contromano imboccare la rampa senza esitazione. Errore o atto volontario? Le ipotesi in campo restano tre: disorientamento, colpo di sonno, possibile malore. Un testimone, camionista di passaggio, racconta di aver lampeggiato più volte inutilmente.
Sarà l’autopsia a chiarire le condizioni psico‑fisiche del conducente; nel frattempo, la Procura di Bolzano apre un fascicolo per omicidio stradale. Gli inquirenti attendono anche i dati della centralina Ecu della Peugeot e l’estrazione dell’eventuale cronologia Gps dallo smartphone della vittima.
Sicurezza in autostrada: che cosa possiamo fare tutti noi?
Il tratto bolzanino dell’A22 è già dotato di segnalazione luminosa di corsia contromano, ma non basta. L’Autobrennero studia sensori radar capaci di attivare sirene e cartelli luminosi in tempo reale quando un veicolo varca la linea continua nel verso sbagliato. Intanto, noi automobilisti possiamo fare la differenza: osservare attentamente la segnaletica, evitare di guidare stanchi, ridurre la velocità nei pressi dei caselli.
Fermiamoci un attimo a riflettere. Un sorso di caffè in più, un check ai fari, una pausa di dieci minuti possono salvare una vita - forse la nostra. Perché dietro ogni statistica c’è il volto di chi non tornerà a casa e il respiro affannoso di chi lotta in un reparto di rianimazione. E allora guidiamo con testa, sempre, ovunque.