Un respiro, uno stop, poi via. Ci aspettano cinque serate fitte di svolte, di scelte che pizzicano lo stomaco, di quelle domande che facciamo a noi stessi – e a voi – mentre scorrono i titoli di coda. Siamo dentro Un posto al sole, stagione numero ventinove, puntate dal 19 al 23 maggio: il palazzo di Posillipo trema e Napoli le fa eco.
La nostra settimana a Palazzo Palladini
Giulia Poggi annaspa. Il medico Luca De Santis prepara le valigie e parte prima che lei riesca a dirgli “resta”. Il silenzio di lui brucia, peggio ancora le parole di Alberto Palladini: la partenza non è soltanto nostalgia, nasconde intenzioni poco limpide. Noi sentiamo le domande di Giulia rimbombare nelle scale del palazzo; voi le sentite?
Intanto Niko, figlio premuroso, prova a blindare la madre, però più si agita più il conflitto generazionale scivola fuori controllo. E chi non l’ha vissuto, quel fraintendersi continuo tra “lasciami decidere” e “lo faccio per il tuo bene”?
Potere, microfoni, soldi: Ferri e Gagliotti all’angolo
Spicchiamo il volo verso la radio di famiglia, sull’orlo del crac dopo la retromarcia dell’imprenditore Gennaro Gagliotti. Elena Giordano, mani nei capelli, cerca investitori nuovi mentre Roberto Ferri ingoia l’ennesima sfida. Marina gli sussurra: «Non puoi perdere questa partita». E Ferri, lo sappiamo, le partite le gioca sempre per vincere.
Dietro le quinte Michele Saviani scava: dov’è finito Assane? Perché l’improvvisa amicizia fra Gagliotti ed Elena ha il retrogusto amaro dei giri di denaro facili? Non è solo questione di fatture, è questione di fiducia, di onore, di chi comanda davvero a Napoli che cambia pelle.
Giovani, sogni rap e gemelle intercambiabili
Cambio scena, ritmo più veloce. Jimmy decide che papà non capisce il rap, la città invece sì. Salta i divieti e corre a incontrare il suo idolo. Guai in vista: quando l’adrenalina fa tappo alle orecchie, non ascolti i pericoli in sottofondo.
Manuela Cirillo intanto fa il provino per sostituire la gemella Micaela nel programma radio di Saviani. Sì, gemelle identiche ma mondi opposti: il gioco degli specchi funziona finché entrambi i riflessi restano immobili. Basterà un singhiozzo, e tutto si incrina.
Ambizione in divisa, passione che graffia
Damiano Renda valuta il concorso da vice-ispettore. Viola lo ammira, però i sogni di carriera mordono la coppia – lo sappiamo, può far male. E c’è Angelo Grillo, collega in bilico tra fedeltà e rivalsa: amicizia o rivalità, dipende dalla divisa, dipende dal cuore.
Al Vulcano, le serate danzanti di Gabriela spingono la musica latina oltre la porta del locale, Samuel sbircia da lontano e sente un prurito di gelosia. Mariella sogna di ballare con Guido Del Bue e come spesso accade, il risveglio rischia di spezzare l’incanto.
Napoli non fa da cartolina, partecipa
Passeggiando sul lungomare, capiamo perché la città non è mero sfondo. I saloni eleganti della radio raccontano un Sud che osa, mentre i vicoli dove Jimmy rincorre le rime rap parlano di quartieri che chiedono riscatto. Un posto al sole ce lo ricorda dal 1996: la metropoli è personaggio, respira con loro e con noi.
Le scintille economiche tra Ferri e Gagliotti riflettono una Napoli che spinge sull’acceleratore dell’impresa, però non dimentica le rughe dell’anima. Il Vulcano diventa punto d’incontro: tradizioni antiche, caffè fumante, passi di salsa che profumano di futuro.
Dove, quando, come seguire le puntate
Segnate l’orologio: ogni sera alle 20:50 su Rai 3 dal 19 al 23 maggio. Se il traffico o la cena scappano di mano c’è RaiPlay, on-demand subito dopo la messa in onda, con l’intera stagione pronta a inghiottirvi a maratona.
Il 12 maggio la soap ha raccolto 1 milione 502 mila spettatori (7,2 % di share). Un mese prima aveva toccato 1 651 mila (7,84 %). Numeri che, in un panorama affollato, tengono la rotta e ci dicono: il pubblico c’è, fedele, curioso.
Perché queste cinque puntate pesano più di altre
Siamo a un passo dalla puntata 6.700. Una soglia simbolica, certo, ma anche la prova di un format capace di cambiare pelle senza snaturarsi. La partenza di Luca, l’arrivo di un antagonista economico come Gagliotti, la città che diventa campo di battaglia tra aspirazioni personali e tensioni sociali: sono scintille pronte a innescare archi narrativi lunghi mesi.
Non dimentichiamo il dietro le quinte. Tutto nasce negli studi Rai di Napoli con maestranze locali: la soap dà lavoro, spinge il turismo, alimenta un indotto creativo che fa bene alla città. Ed è forse questo il segreto: racconta un’Italia vera, mescola drammi familiari, razzismo, precarietà, salute mentale. Ci specchia e, in un certo senso, ci consola.
E adesso? Noi prepariamo i popcorn, voi fate lo stesso. Lunedì si parte: addii, segreti, riscatti – cinque sere per capire se davvero, in quel palazzo affacciato sul golfo, si può scappare dai sentimenti o se alla fine, come sempre, ci ritroviamo a guardarci negli occhi e dire la verità.