In data 26 ottobre (con il solito calo dei dati post weekend) l’incremento nazionale dei casi è +3,23% (ieri +4,21%) con 542. 789 contagiati totali, 268.626 dimissioni/guarigioni (+2.423) e 37.479 deceduti (+141); 236.684 infezioni in corso (+14.443). Elaborati 124.686 tamponi (ieri 161.880); 17.012 positivi; rapporto positivi/tamponi 13,64% (ieri 13,14%). Ricoverati con sintomi +991 (12.997); terapie intensive +76(1.284).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 3.570; Toscana 2.171; Campania 1.981; Lazio 1.698; Piemonte 1.625; Emilia Romagna 1.146; Veneto 1.129; Sicilia 568; Puglia 424; Liguria 419; Abruzzo 348; Friuli 334. In Lombardia curva +2,31% (ieri +3,87%) con 21.324 tamponi (ieri 32.285) e 3.570 positivi; rapporto positivi/tamponi 16,7% (ieri 16,3%); 157.933 contagiati totali; ricoverati +133 (2.459); terapie intensive +11 (242); 17 decessi (17.252).
L’ultimo Report esteso settimanale dell’Istituto superiore di Sanità, pubblicato il 23 ottobre con dati relativi al periodo 5-18 ottobre, segnala come il 31,2% dei nuovi casi sia stato individuato in soggetti sintomatici, il 27,4% in seguito ad attività di screening e il 27,3% per contact tracing. A dimostrazione di una vera e propria “corsa ai tamponi” in una sola settimana la percentuale di soggetti dei quali non si conosce il motivo dell’esecuzione del test è raddoppiata, passando dal 7,3% del periodo tra il 28 settembre e l’11 ottobre al 14,1% del 5-18 ottobre. Lo stesso valore si era mantenuto a lungo sotto la soglia del 5% nel corso dell’estate.
L’83% delle nuove infezioni (73.137 in valore assoluto) è di origine autoctona, mentre il peso di quelle importate dall’estero è ormai residuale ed è pari all’1,4% (1.184). Ancora inferiore (0,5%, pari a 468 unità) la quota di soggetti provenienti da una Regione diversa da quella di notifica.
Anche in questo caso in una sola settimana è raddoppiata la percentuale dei positivi per i quali non è nota l’origine del contagio: da 7,8% tra il 28 settembre e l’11 ottobre siamo passati al 15,1% del 5-18 ottobre. Lo spostamento di una sola settimana di rilevazione ha quasi raddoppiato le positività nell’arco di 14 giorni: dalle 45.186 tra il 28 settembre e l’11 ottobre alle 88.066 del 5-18 ottobre. La fortissima accelerazione dell’epidemia rende questi dati periodici utili soprattutto per un’analisi storica del contagio: basti pensare che nella sola settimana di rilevazione non ancora ufficializzata (19-25 ottobre, i dati verranno pubblicati il 30 ottobre) i nuovi casi sono stati 111.550, e che il cumulato dei 14 giorni 11-25 ottobre è 170.846 con un incremento del 93,9% sul periodo 5-18 ottobre.