In data 22 ottobre l’incremento nazionale dei casi è +3,57% (ieri +3,49%) con 465.726 contagiati totali, 259.456 dimissioni/guarigioni (+2.082) e 36.968 deceduti (+136); 169.302 infezioni in corso (+13.860). Elaborati 170.392 tamponi (ieri 177.848); 16.079 positivi; rapporto positivi/tamponi 9,43% (ieri 8,54%). Ricoverati con sintomi +637 (9.694); terapie intensive +66 (992).
Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 4.125; Piemonte 1.550; Campania 1.541; Veneto 1.325; Lazio 1.251; Toscana 1.145; Emilia Romagna 889; Sicilia 796; Liguria 690; Puglia 485; Umbria 407; Marche 321; Abruzzo 306; P.A. Bolzano 247; Sardegna 243; Friuli 220. In Lombardia curva +3,06% (ieri +3,16%) con 35.715 tamponi (ieri 36.416) e 4.125 positivi; rapporto positivi/tamponi 11,54% (ieri 11,33%); 138.729 contagiati totali; ricoverati +164 (1.684); terapie intensive +22 (156); 29 decessi (17.152).
L’ultimo Report settimanale dell’Oms, che contiene l’elaborazione dei dati fino al 18 ottobre scorso, sottolinea la continua accelerazione dell’epidemia a livello mondiale, mentre la curva dei decessi sembra stabilizzarsi e declinare leggermente rispetto ai valori di giugno-luglio. Per quanto riguarda le singole Regioni monitorate dalla stessa Oms la crescita maggiore è quella registrata in Europa, con un +25% di nuovi casi (927.433 totali) rispetto alla rilevazione precedente.
Il Vecchio Continente si conferma in questa fase il principale driver del contagio, seguito dalla Regione Americhe con 798.794 nuovi casi ma in flessione dell’1% rispetto alla settimana precedente. La crescita percentuale più elevata, dopo quella dell’Europa, è stata registrata nella Regione Africa (+11%) ma con soli 31.473 nuovi casi totali.
Sempre a proposito dell’Europa l’Oms sottolinea come Francia, Gran Bretagna, Russia, Repubblica Ceca e Italia stiano registrando la maggiore incidenza di nuovi casi: questi 5 Paesi, nel complesso, hanno rappresentato oltre il 50% dei nuovi casi individuati nel Vecchio Continente nella settimana tra l’11 e il 17 ottobre. Per quanto riguarda l’Italia, sulla base dei dati fino al 18 ottobre, l’Oms ha mantenuto la classificazione di “cluster di casi”. Francia, Gran Bretagna, Olanda, Belgio e Spagna sono tra i Paesi classificati con “circolazione comunitaria” del virus. Alla luce dei dati degli ultimi giorni è probabile che nelle prossime settimane anche il nostro Paese passi a quest’ultima classificazione.